Alle comunità cristiane in tempo di pandemia. Il messaggio del Consiglio Permamente della CEI

Nella Solennità di Cristo Re, il Consiglio Episcopale Permanente della CEI ha inviato un messaggio alla comunità ecclesiale nel pieno della seconda ondata di contagi da Covid-19.

Il messaggio dei Vescovi inizia con un’esortazione a ricordare onorando la memoria delle vittime di questa pandemia: “non possiamo nascondere di trovarci in un tempo di tribolazione. Dietro i numeri apparentemente anonimi e freddi dei contagi e dei decessi vi sono persone, con i loro volti feriti e gli animi sfigurati, bisognose di un calore umano che non può venire meno”.

Nel contempo i Presuli invitano alla preghiera in “questo tempo difficile, che porta i segni profondi delle ferite ma anche delle guarigioni”. Non nascondono, i Vescovi, che “a volte potrà avere i connotati dello sfogo, d’invocazione della misericordia. A volte prenderà la via della richiesta per noi stessi, per i nostri cari, per le persone a noi affidate, per quanti sono più esposti e vulnerabili e altre volte, davanti al mistero della morte che tocca tanti fratelli e tante sorelle e i loro familiari, diventerà una professione di fede”.

Nel messaggio vengono richiamate le nuove forme di pastorale digitale: “sono emerse nuove forme di annuncio anche attraverso il mondo digitale, prassi adatte al tempo della crisi e non solo, azioni caritative e assistenziali più rispondenti alle povertà di ogni tipo: materiali, affettive, psicologiche, morali e spirituali”.

La lettera si chiude con la speranza “di intravedere, nonostante le immani difficoltà che ci troviamo ad affrontare, la dimostrazione che stiamo vivendo un tempo di possibile rinascita sociale”.

 

In allegato il messaggio integrale