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I sette dolori della Beata Vergine Maria

Venerdì 3 aprile alle 18,30 il nostro Vescovo presiederà la celebrazione eucaristica che sarà trasmessa in diretta streaming

Come da antica tradizione (la decisione della Sacra Congregazione risale al 18 agosto 1714), nel venerdì precedente la Domenica delle Palme la Chiesa celebra i “sette dolori” della Beata Vergine Maria.

Venerdì 3 aprile alle 18,30 il nostro Vescovo presiederà la celebrazione eucaristica che sarà trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook del periodico diocesano Adesso e sul sito della Diocesi.

Al n. 136 del Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei Sacramenti) si legge: 

«Associati nel progetto salvifico di Dio (cf. Lc 2, 34-35), Cristo crocifisso e la Vergine addolorata sono associati anche nella Liturgia e nella pietà popolare.

Come Cristo è l’“uomo dei dolori” (Is 53, 3), per mezzo del quale piacque a Dio «riconciliare a sé tutte le cose, rappacificando con il sangue della sua croce […] le cose che stanno sulla terra e quelle dei cieli» (Col 1, 20), così Maria è la “donna del dolore”, che Dio volle associata a suo Figlio come madre e partecipe della sua Passione (socia passionis).

Fin dai giorni dell’infanzia di Cristo, la vita della Vergine, coinvolta nel rifiuto di cui era oggetto suo Figlio, trascorse, tutta, sotto il segno della spada (cf. Lc 2, 35). Tuttavia la pietà del popolo cristiano ha individuato nella vita dolorosa della Madre sette episodi principali e li ha contraddistinti come i “sette dolori” della beata Vergine Maria

Così, sul modello della Via Crucis, è sorto il pio esercizio della Via Matris dolorosæ o semplicemente Via Matris, anch’esso approvato dalla Sede Apostolica.[140] Forme embrionali della Via Matris sono individuabili fin dal secolo XVI, ma nella sua forma attuale, essa non risale oltre il secolo XIX. L’intuizione fondamentale è quella di considerare l’intera vita della Vergine, dall’annuncio profetico di Simeone (cf. Lc 2, 34-35) fino alla morte e sepoltura del Figlio, come un cammino di fede e di dolore: cammino articolato appunto in sette “stazioni”, corrispondenti ai “sette dolori” della Madre del Signore».