I Vescovi della Metropolia di Taranto scrivono ai turisti

Il Messaggio nell'anno internazionale del turismo sostenibile indetto dall'ONU

METROPOLIA DI TARANTO
 
MESSAGGIO AI TURISTI 2017

Carissimi turisti, benvenuti!
 
Vi accogliamo con gioia, vi aspettavamo!
 
Anche quest’anno siete arrivati nella nostra terra jonica per il desiderio di godere del mare e delle colline, luoghi di incantevole bellezza, per ammirare le opere d’arte della nostra cultura e della nostra storia, per incontrare la comunità cristiana con le sue chiese e le sue tradizioni religiose e per assaporare le delizie della nostra cucina. Nel mondo in cui viviamo è quasi una necessità potersi ritemprare nel corpo e nello spirito, in quanto le condizioni di vita, spesso frenetiche, lasciano poco spazio al silenzio, alla riflessione e al distensivo contatto con la natura.
 
Le vacanze sono, quindi, giorni nei quali vi potete dedicare più a lungo alla contemplazione del creato, alla preghiera e alla lettura nel contesto sereno della famiglia, e al dialogo con gli altri. Esse sono anche e soprattutto un momento per ringraziare Dio davanti allo spettacolo della natura che ci ha dato. Quest’anno vi vogliamo consegnare alcune parole del Messaggio per la 12ª Giornata Nazionale per la Custodia del Creato del 1° settembre 2017: “Questo 2017, proposto alla comunità internazionale come anno del turismo sostenibile, invita a riflettere su quest’ultima dimensione, quasi forma contemporanea del viaggiare.
 
Certo, talvolta il turismo disegna situazioni drammaticamente contraddittorie nel contrasto tra la povertà di molti e la ricchezza di pochi. In tanti altri casi, però, esso giunge a realizzare una positiva crescita in umanità nella convergenza tra la rigenerante contemplazione del bello (naturale e culturale), l’incontro pacificante delle diversità culturali e lo sviluppo economico. Per l’Italia, in particolare, il turismo è fattore di grande rilievo, che contribuisce in modo determinante – in forme dirette ed indirette – all’economia del paese e all’occupazione: tanti gli italiani e le italiane per cui lavoro significa turismo. Anche per questo il nostro paese ha sviluppato una viva cultura dell’accoglienza, da coltivare ed estendere, anche verso i soggetti più fragili”.
 
Siamo certi che questa forma di turismo sostenibile vi permetterà di conoscere meglio il nostro territorio e trasformerà il vostro viaggio in un bene relazionale, in un incontro esperienziale che potrà davvero contribuire a cambiare – in meglio – i rapporti tra le persone e quindi il mondo. La categoria del “turismo sostenibile” è una traduzione della “civiltà dell’amore” (LS 231) e della “cultura della cura” (ibid.), dell’accoglienza, dell’ospitalità, della sobrietà e del rispetto della terra, del mare, del cielo. Anche in questo si vive realmente la custodia del creato che, insieme al lavoro, costituisce una nuova frontiera dell’evangelizzazione.
Nel benedirvi, vi chiediamo di lasciar entrare nel vostro cuore quella «gioia che è di Dio», ringraziando il Signore per la bellezza del Suo creato, e in Cristo vi auguriamo buone vacanze.
 
 
Mons. Filippo Santoro, Arcivescovo di Taranto
 
Mons. Claudio Maniago, Vescovo di Castellaneta
 
Mons. Vincenzo Pisanello, Vescovo di Oria