Il tempio sorge nell’omonimo rione, in dialetto U’ Bommin, in largo Ciura in Massafra ed è affiancato da un convento francescano.
L’origine del santuario è legata ad una statuetta in cera di Gesù Bambino ritenuta miracolosa. La statuetta, acquistata la vigilia di Natale del 1846 da Isabella Accoliti Gil, sposata al nobile massafrese Francesco Broia, avrebbe infatti trasudato e tre anni dopo vi sarebbero comparse tracce di sangue. Alle preghiere rivolte da donna Isabella alla statuetta sarebbe inoltre stata attribuita la guarigione del marito, colpito da emorragia.
Il re Ferdinando II diede il permesso di costruire il santuario dedicato alla Prodigiosa Statuetta nel 1850: la chiesa e l’annesso convento vennero progettati dall’architetto Sante Simone di Conversano e la chiesa fu aperta al culto nel 1858 da Bartolomeo D’Avanzo, vescovo di Castellaneta. Nel 1945 divenne parrocchia e nel 1956 ebbe il titolo di santuario.
La chiesa è costituita da una sola navata, con quattro cappelle laterali. La facciata è in stile neoclassico, affiancata da due piccoli campanili a cupoletta. All’interno una teca custodisce la statuetta miracolosa; su di essa è collocata una corona d’oro donata dal cardinale Benedetto Aloisi Masella in occasione delle celebrazioni centenarie del miracolo nel 1950. Il santuario è una delle cinque chiese d’Europa dedicate a Gesù Bambino.
(Informazioni tratte da http://wikimapia.org)