Signore Gesù,
Figlio del Dio vivente,
consegnato nelle mani degli uomini,
eccoci dinanzi al tuo corpo immolato,
segnato dalla croce, avvolto nel silenzio della morte.
Camminiamo con Te,
in questo Sabato Santo,
giorno sospeso tra il dolore e la gloria,
accompagnando il tuo corpo trafitto,
e il cuore lacerato di Maria, la Vergine Addolorata,
tua e nostra Madre.
Tu che hai scelto la via della Croce
per aprire all’umanità una via di luce,
insegnaci a vedere oltre le nostre notti,
a credere che anche nel buio può germogliare la vita.
In questo tempo di grazia e di misericordia,
in questo Anno Giubilare della Speranza,
noi ti invochiamo, Signore della Vita:
spezza le nostre catene interiori,
risveglia i cuori stanchi,
guarisci le ferite della solitudine,
riaccendi il desiderio di cieli nuovi e terra nuova.
Nel volto della tua Madre Addolorata
scorgiamo l’immagine della Chiesa che soffre e spera,
che piange e ama,
che accompagna i crocifissi della storia
e attende la resurrezione.
Madre Santa,
che hai accolto nel silenzio il mistero del dolore,
fa’ che anche noi impariamo a stare sotto la croce,
non come spettatori, ma come discepoli;
non con parole vuote,
ma con una fede che si fa carne,
con una speranza che resiste,
con un amore che non fuggirà.
Signore,
in questo giorno d’attesa,
rendi viva in noi la certezza
che il sepolcro non è l’ultima parola.
Rendici testimoni
di quella Speranza che non delude,
perché affonda le sue radici nella tua Pasqua.
Fa’ che il nostro cammino
per le strade di Mottola
non sia soltanto memoria,
ma profezia.
Non soltanto tradizione,
ma conversione.
Non soltanto un rito,
ma una scelta di vita.
Donaci di uscire da questa processione
più fratelli e sorelle tra noi,
più solidali con chi è nel pianto,
più desiderosi di comunione e di pace.
Fa’ che il tuo silenzio ci parli.
Fa’ che il tuo amore ci muova.
Fa’ che il tuo Spirito ci rinnovi.
E quando giungerà la notte
di questo Sabato Santo,
e tutto sembrerà ancora fermo,
fa’ che il nostro cuore vegli,
pronto ad accogliere l’alba della tua Risurrezione.
Amen!
+ Sabino Iannuzzi

