La Chiesa Cattedrale

La cattedrale di Castellaneta, intitolata a Santa Maria Assunta e probabilmente prima a San Nicola, costituisce una delle più significative testimonianze della storia dell’arte e della spiritualità cittadina. Quasi nulla sappiamo della chiesa primitiva che fu necessario edificare con l’istituzione della sede vescovile, negli ultimi decenni dell’anno mille, in uno con la generale riorganizzazione dell’Italia Meridionale da parte dei normanni.
E’ certo invece che la primitiva chiesa fu sostituita nel secolo XIV da una nuova e grandiosa costruzione nelle forme del romanico pugliese tipico, con pianta basilicale a tre navate divise da colonnati in pietra, tre absidi e copertura della navata centrale a capriate. Centro della religiosità cittadina per effetto della presenza del Vescovo e del Capitolo con le sue quattro dignità (priore, arcidiacono, cantore e tesoriere), diventò sempre più importante e oggetto di attenzione delle confraternite e dei casati nobili attraverso la testimonianza degli altari di famiglia.
La cappella del Santissimo Sacramento, che prima veniva onorato sull’altare maggiore, fu fondata nel 1538 per volere dell’omonima Confraternita. Dopo circa un secolo, nel 1643, a fianco fu costruita la cappella di S. Maria Consolatrice per opera della già costituita Confraternita De’ Centuriati e, successivamente, fu aggiunta la terza cappella cioè quella del Santissimo Crocifisso.
Nel 1771 fu aggiunta una nuova imponente facciata realizzata in pietra calcarea bianca che ha definitivamente cancellato ogni traccia esterna delle forme romano-gotiche preesistenti.
Oggi restano ancora alcune membrature medievali, oltre che nel campanile, nelle tracce di archi trilobi sulle murature laterali sovrastanti, e nella parte sud del transetto in corrispondenza della cappella di San Nicola e, infine, di due capitelli scolpiti uno con motivi vegetali e l’altro recante tra il fogliame di una maschera.
Nel secolo XVIII oltre ad altri lavori di rinnovamento furono sostituiti quattro altari esistenti con altri più preziosi in marmo a tarsie policrome, opere d’arte di pregevole fattura, testimonianza della famosa tradizione artigianale napoletana capace di produrre particolari di qualificata fattura.