O Gesù,
nostro Signore e Salvatore,
al termine di questa processione
che ha attraversato, anche oggi,
le vie della nostra Castellaneta,
ci fermiamo dinanzi al segno Croce,
segno santo del Tuo amore senza misura,
per adorare, ancora una volta,
il mistero della Tua Morte redentrice.
Oggi il cielo tace, la terra si copre di silenzio,
la Chiesa veglia nel dolore,
e noi, come quei discepoli smarriti,
dopo la Tua morte in Croce,
ci stringiamo attorno al Tuo Corpo senza vita,
accompagnati dalla presenza dolente
della Tua Madre Addolorata,
che ha camminato con noi,
fedele anche nell’ora in cui tutto sembra finito.
In questo Sabato Santo,
giorno della speranza sospesa,
ci riconosciamo pellegrini,
non di un dolore senza senso,
ma di una speranza che nasce proprio dalla Croce,
che fiorisce nel buio ed attende con fede.
In questo Anno Giubilare,
tempo di grazia e pellegrinaggio nella speranza,
Ti affidiamo, Signore,
i nostri passi stanchi,
le nostre croci quotidiane,
le nostre ferite ancora aperte.
Tu che hai vinto la morte con l’amore,
rinnova in noi la certezza che la speranza non delude,
perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori
per mezzo dello Spirito Santo (cf. Rm 5,5).
Guarda a noi che oggi abbiamo camminato
dietro il segno glorioso del Tuo Legno,
portato tra le nostre case come segno di benedizione,
come richiamo alla conversione,
come invito ad affidarci totalmente
alla Tua misericordia.
Fa’ che questo momento
non si dissolva nella memoria,
ma germogli come seme di vita nuova:
che ognuno di noi
possa cominciare proprio da qui
un cammino di ritorno al Tuo cuore,
lasciandosi riconciliare, rinnovare, risollevare.
Spezza in noi l’abitudine al male,
l’indifferenza, il giudizio e la paura.
Donaci il coraggio della verità,
la libertà del perdono, la gioia dell’abbandono a Te.
O Vergine Maria,
Madre Addolorata e Madre della Speranza,
Tu che hai stretto al cuore
il corpo straziato del Tuo Figlio,
e non hai smesso di credere nella promessa,
accompagnaci in questo Sabato Santo della vita,
quando tutto tace e il dolore sembra prevalere.
Veglia su di noi, come hai vegliato su Gesù.
Insegnaci a non fuggire,
a restare fedeli anche sotto la croce,
a tenere accesa la lampada della speranza
finché non spunti la luce del giorno nuovo.
E così, nel nome del Signore,
concludiamo questa processione,
non come fine, ma come inizio:
perché segni l’inizio di una vita riconciliata,
di una fede più vera,
di una speranza che cammina con noi.
Amen.
+ Sabino