Pregiatissimi dirigenti, docenti, personale ausiliario, tecnico e amministrativo,
carissimi studenti,
all’inizio di questo nuovo anno scolastico, sento forte nel cuore il desiderio di rivolgermi a voi con un augurio sincero, ma anche con un invito alla consapevolezza.
Viviamo un tempo segnato da conflitti laceranti: penso con dolore alla guerra tra Russia e Ucraina, e a quella tra Israele e Palestina. In quelle terre ferite, migliaia di bambini e ragazzi non vanno a scuola da anni. Ogni giorno, la guerra spezza vite giovanissime. si stima che, in proporzione, è come se ogni giorno venisse abbattuta una classe intera di 28 studenti.
È una guerra nella guerra. È una povertà nella povertà: la povertà educativa.
Un deficit di istruzione che rischia di diventare un gap formativo difficilmente colmabile, lasciando intere generazioni senza strumenti per costruire il proprio futuro.
In questo scenario drammatico, la Scuola è chiamata a essere ancora di più luogo di responsabilità, di coscienza e di speranza.
A voi, comunità educante e famiglie, chiedo di farvi carico di questa sfida. Accompagnate i giovani a leggere il mondo con occhi lucidi e cuore aperto, aiutandoli a sentire che il dolore dei loro coetanei, anche se lontani, ci riguarda da vicino.
Per questo, desidero esprimere la mia piena disponibilità a incontrare personalmente i giovani nelle scuole che lo desiderano, per riflettere insieme su questi temi, ascoltarli, camminare con loro. Perché crescere in umanità è la prima lezione da imparare, e la più urgente da insegnare.
Il mio augurio e la mia preghiera vi accompagnano.
Castellaneta, 9 settembre 2025
+ Sabino Iannuzzi
Vescovo