Messaggio agli studenti e alle studentesse

Carissimi ragazzi e ragazze,

il Signore vi dia la sua Pace!

Con questo semplice e spontaneo saluto, desidero raggiungervi con i sentimenti del mio cuore di padre, arrivando in ogni istituto scolastico in cui questa mattina fate ingresso, per iniziare o riprendere “insieme” un nuovo tratto della vostra vita scolastica.

Ciò che oggi sperimentate è bello ed avvincente, perché rappresenta un importante momento nella realizzazione graduale di quel sogno di felicità che ognuno – di voi e di noi – custodisce nella mente, che fa battere forte il cuore, il cui compimento (alla vostra età) si è portati a collocare nella speranza del futuro.

Eppure il futuro è un infinito presente, perché ogni volta che arriva il domani si presenta sempre come un oggi. Per questo motivo, ciò che sta accadendo quest’oggi va accolto con gioia e vissuto pienamente – Carpe diem – perché esso è la felicità di quanto sognato ieri e, al contempo, preparazione del sogno di domani.

Vivete questo meraviglioso tempo della vostra vita nel migliore dei modi possibili, dando sempre e ovunque il meglio di voi, con entusiasmo ed impegno quotidiano, per essere sempre lieti… Perché – vi esorto sempre a ricordarlo – ogni opera d’arte non si manifesta solo alla fine, ma affiora dapprima come timida idea nel pensiero e, poco per volta, si annida nel cuore dove alimenta la volontà ed orienta le scelte, per poi divenire visibile ai sensi grazie al paziente ed accurato lavoro delle mani esperte dell’artigiano.

Di questo ne sono autorevoli garanti i vostri genitori, così come gli insegnanti che ora vi accolgono. Anch’io, personalmente, posso testimoniarvi che ogni risultato positivo nella vita è sempre frutto di sacrifici e di rinunce che, se animati da passione, si compiono volentieri in vista di un bene maggiore.

Nella sapiente pedagogia del Vangelo che ho il privilegio di annunciare, sono qui a dirvi che ognuno di voi ha ricevuto in dono molti talenti, tra cui l’intelligenza razionale. Eppure il dono da solo non basta se non è adeguatamente accolto, conosciuto, apprezzato, potenziato e generosamente condiviso… Affinché il beneficio che esso reca nel presente possa felicitare anche il domani.

A tal proposito, uno tra i più grandi maestri di sapienza dell’Antica Roma – che probabilmente incontrerete e conoscerete a scuola – in una sua lettera indirizzata all’allievo, raccomandava: «Non impariamo per la scuola, ma per la vita» (Seneca, Epistola a Lucilio).

E allora, cari ragazzi, non mi resta che dirvi: Auguri, impegno ed entusiasmo!

Sognate e appassionatevi in tutto ciò che fate… Meravigliatevi, incuriositevi, investigate ed osate sempre interpretare con la vostra ragione quel che vi è dato di apprendere per mezzo di altri, per arrivare ad offrire il vostro personale apporto alla conoscenza, per migliorare le cose, il mondo e soprattutto se stessi.

Benedicendovi tutti, nel giorno in cui facciamo memoria del suo Santissimo Nome, vi affido a Colei che imparò dalla Sapienza, per diventarne Madre: la Vergine Maria!

BUON ANNO SCOLASTICO!

 

Castellaneta, 12 settembre 2022

+ Sabino Iannuzzi
Vescovo

12-09-2022