Avvento di fraternità. La lettera della Caritas Diocesana

L’Avvento – che ci prepariamo a vivere come Tempo liturgico – ci permette di contemplare il grande mistero della Chiesa che quotidianamente celebra il Sacrificio eucaristico annunciando la Morte e la Resurrezione del Signore nell’attesa del suo ritorno glorioso.

In questo spirito desideriamo proporre l’ “Avvento di fraternità” come occasione che ci proietti verso la venuta del Signore – per godere la comunione con Lui nel Cielo, accolti al banchetto dell’Agnello – nella misura in cui i piccoli e i poveri godono sulla terra della nostra condivisione e generosità.

Queste le iniziative e i bisogni che scuotono – in questo tempo – il nostro cuore:

  1. I poveri del nostro territorio;
  2. Le povertà nel mondo.

Per quanto riguarda la prima priorità, la nostra Caritas diocesana, in unisono con quanto sta facendo la Caritas Italiana, ha avviato come modalità di lavoro – da condividere costantemente ad ogni livello – quella dell’osservare, ascoltare e discernere attraverso i luoghi-strumenti pastorali propri di Caritas: Empori, Mense, Centri di distribuzione Beni di prima necessità, Centri di Ascolto, Osservatori delle povertà e risorse, Servizi Segno ecc.

Per il nostro sguardo sul mondo, a cui la nostra Chiesa locale è da sempre molto attenta, le collette raccolte nella Terza domenica di Avvento saranno inviate a GIHOFI nella Diocesi di Rutana – Burundi, nella quale è presente una Missione delle Suore Francescane di Nostra Signora del Monte, dove il 5 novembre scorso una tromba d’aria ha distrutto la Scuola S. Giuseppe Lavoratore che ospita 124 bambini, materna ed elementare.

 

don Giuseppe

e l’èquipe della Caritas diocesana