Il Servizio Diocesano per l’Insegnamento della Religione Cattolica ha organizzato degli momenti di dialogo tra il Mons. Maniago e gli studenti degli ultimi anni delle scuole superiori

In ascolto dei Giovani

In preparazione all'Assemblea generale del Sinodo dei Vescovi sui giovani

Nelle ultime settimane, in vista del prossimo Sinodo dei Vescovi su I giovani, la fede e il discernimento vocazionale, l’Ufficio diocesano della Pastorale Scolastica in collaborazione con il Servizio per la Pastorale Giovanile, ha organizzato una serie di incontri di dialogo tra il Vescovo e gli studenti degli Istituti Scolastici situati nel territorio diocesano.

Agli studenti, alunni delle classi terze, quarte e quinte delle scuole medie superiori, nelle settimane precedenti agli appuntamenti, è stato sottoposto un questionario.

Il questionario, cui alcuni studenti hanno risposto in modalità anonima, è stato strutturato su tre linee:

1) sfide e opportunità dei giovani nel mondo di oggi;

2) fede e Vocazione, discernimento e accompagnamento;

3) l’azione educativa e pastorale della Chiesa.

Sia nelle risposte al questionario, sia durante gli appuntamenti con il Vescovo è emersa la frammentarietà delle relazioni significative tra i giovani, tanto connessi quanto desiderosi di gridare la rabbia per le ingiustizie e le guerre.

Emergono i progetti di vita che ognuno porta nel cuore. La ricerca di spazi di autogestione dove esprimere se stessi e l’originale voglia di raccontarsi, certamente in gruppo, unico antidoto alla paura della solitudine.

La fede, la Chiesa? Per diversi studenti la fede non incide sul proprio progetto di vita. Credono in Dio, ma non frequentano la parrocchia. Sognano una Chiesa sempre più esperta di umanità, in strada, capace di stargli accanto, senza giudicare, che li accompagni con fiducia a guardare in Alto e a rischiare͟ per il Signore.

Il Vescovo ha ascoltato la loro voce, le loro sensibilità, la loro fede, come anche i loro dubbi e qualche critica, come spesso accade tra padri e figli.

Quanto emerso alimenterà la preparazione al Sinodo che si terrà a Roma in Ottobre.

Siamo certi di contribuire al desiderio del Santo Padre Francesco di una Chiesa giovane tra i giovani.

 

Giuseppe Ciaurro, Direttore
Servizio Diocesano per l’Insegnamento della Religione Cattolica

Ecco le testimonianze di alcuni giovani.

“Oggi, il nostro istituto ha avuto il piacere di ospitare S.E.R. Monsignor Claudio Maniago. Questi si è reso disponibile, per la prima volta nella storia del nostro liceo, al confronto diretto con noi giovani, rispondendo così alle istanze del Sommo Pontefice che chiede un rapporto più ravvicinato con i ragazzi.
L’incontro è stato animato dagli alunni che hanno dato le loro testimonianze di vita e posto i loro quesiti al vescovo che ha saputo rispondere con abilità. I temi principali toccati in questo incontro sono stati la corruzione della Chiesa e l’allontanamento dei giovani. Sua Eccellenza ha provveduto immediatamente a fare un fermo “mea culpa” a nome della Chiesa stessa, cosa che ha colpito gran parte dei ragazzi che si aspettavano tutt’altra reazione da un membro dell’alto clero. Ha spiegato, suscitando il vivo l’interesse dell’uditorio, i vari problemi e le contraddizioni all’interno della comunità cristiana ma ha anche avuto la premura di sottolineare le grandi positività della Chiesa Cattolica. Un incontro in sostanza molto formativo e da ripetere”. (Marco, IV A)

“Il nostro vescovo, Mons. Claudio Maniago, è stato molto disponibile nei confronti dei ragazzi, i quali hanno partecipato con particolare interesse e attenzione. Ha trasmesso loro, attraverso la sua umiltà, l’amore che nutre verso la Chiesa che è così forte, come egli stesso ha affermato, “da aver messo in gioco la vita”. Il suo motto, che ha ripetuto più volte e con insistenza, è “ascoltare e condividere”: questo mette in evidenza la bontà e la disponibilità a dare ascolto ai giovani sulle loro perplessità. Infatti, per la maggior parte del tempo, ha lasciato spazio agli studenti affinchè potessero porgli domande riguardo i loro dubbi. Ad esempio, domande molto interessanti sono state: “Come si può recuperare la fede nella Chiesa cattolica?” oppure “Come può la Chiesa aiutare i giovani a riscoprire i valori che hanno perso al giorno d’oggi?”. Il vescovo ha risposto con brevi parole ma essenziali ribadendo prima di tutto che c’è poca partecipazione dei giovani alle attività cattoliche; ha anche sottolineato che “nel mondo della chiesa ci sono stati, ci sono e ci saranno i delinquenti come ci sono in qualsiasi altro settore” e che la cosa più importante viene da sé, in quanto bisogna riflettere individualmente, bisogna intuire e capire e non lasciarsi trasportare.
Infine ha lasciato un messaggio bellissimo, da intendere come un invito, sottolineando che “Bisogna avere fede”. (Carmen, V A)