Un faro di carità per i suoi contemporanei. Così Papa Francesco definì San Francesco da Paola in una lettera scritta ai frati minimi in occasione del VI centenario della nascita del Santo nel 2016 e di cui oggi ricorre la memoria liturgica. Il Santo eremita, compatrono della nostra Diocesi di Castellaneta, ispira anche l’azione degli operatori della Caritas in questa circostanza di emergenza sotto diversi punti di vista.
In questi giorni la Caritas diocesana sta intensificando il suo sostegno alle situazioni di fragilità attraverso un significativo aumento degli aiuti messi in campo. Dall’inizio dell’emergenza sono stati già spesi 10.000 euro per interventi di prima necessità dal fondo 8×1000 della CEI.
Da Casa della Misericordia sono stati distribuiti oltre 800 pasti, quasi un centinaio di pacchi, raggiungendo oltre 100 famiglie per un totale di quasi 2 tonnellate di viveri distribuiti.
San Francesco da Paola ci offre lezioni di Carità e di Speranza, proprio in questo momento in cui la collettività dà dimostrazione di essere solidale e generosa, allungando la catena della solidarietà.
Dall’inizio dell’emergenza presso Casa della Misericordia sono stati raccolti 7 quintali di viveri, compresi oltre 100 chili di carne fresca e quasi 200 litri di Olio d’Oliva, grazie all’impagabile generosità dei commercianti, degli artigiani, e dei produttori, che insieme a tantissime persone, ci stanno mostrando il cuore più vero della nostra comunità. Molte anche le offerte in denaro, ciascuno secondo le proprie possibilità, che sono giunte e contribuiranno ad acquistare ulteriori prodotti di prima necessità e per l’igiene personale.
Vorremmo già da ora ringraziare tutti, ma ci ripromettiamo di farlo al termine dell’emergenza, dove soprattutto non mancherà assolutamente una precisa e puntuale rendicontazione di tutto ciò che la nostra comunità ha generosamente elargito e ciò che i nostri servizi hanno fatto per i nostri fratelli più fragili in questo momento. La trasparenza sarà il nostro modo per mostrare l’enorme rispetto che nutriamo nei confronti di tutti i nostri benefattori; come facciamo per l’ottoxmille, a noi non basta dire che il volontariato esiste, fa, opera: a tutti deve essere chiaro anzitutto da dove parte, con che mezzi, con quali finalità.
Queste donazioni, di fronte ad un quadruplicarsi del bisogno, danno concretezza all’espressione dell’apostolo Paolo “Caritas Christi urget nos” (2 Cor 5,14).