Cari fratelli e sorelle,
ancora una volta è mio vivo desiderio bussare, con rispetto e discrezione, alla porta della vostra grande e bella casa scolastica per parteciparvi quanto sento nel cuore e porgervi gli auguri di ogni bene nel Risorto.
Nella latente transizione ad una nuova epoca, l’accentuarsi di taluni eventi e fenomeni critici ci sta mettendo a dura prova anche sul piano personale e sociale.
Ciò che più immediatamente balza allo sguardo del giudizio individuale ed interpella la coscienza collettiva è la perdurante e crescente ferocia del conflitto armato in Ucraina, a cui si aggiunge il dolore e lo sconcerto per il drammatico epilogo del sogno e del viaggio della speranza di centinaia di persone, tragicamente naufragato nelle acque del Mediterraneo che lambiscono il nostro Paese, oltre al devastante terremoto in Siria e Turchia dello scorso febbraio.
Accanto a questo non si può ignorare il problema della discriminazione, della diseguaglianza e dell’emarginazione su molti fronti, e l’accentuazione di quella “cultura dello scarto” – come la chiama il Santo Padre -, che attecchisce sempre più a certa economia politica e finanziaria totalmente affrancata da quei principi etici che edificano e qualificano i rapporti sociali, realizzando il bene comune.
Tuttavia, per i Cristiani la risposta a questo grande bisogno di amore, di riconciliazione e di giustizia, che ogni uomo reca nel cuore, resta unicamente Gesù Cristo, che col Suo messaggio evangelico e l’autentica testimonianza di vita, promana una nuova luce che illumina il significato, il senso e la direzione dell’esistenza umana, dissipando le tenebre del male e riaccendendo la voglia ed il gusto di oltrepassare i limiti di ogni negatività presente per vivere un’esistenza rigenerata dal vero, dal buono, dal giusto e dal bello.
Da oltre duemila anni per i credenti questa è l’ancora che tiene saldamente fissati alla solida roccia di una fede che suggerisce agli “uomini di buona volontà”, di ogni credo e ideologia, un rinnovato stile di approfondimento e rispetto personale, di solidarietà sociale e di edificazione di comunità belle e sinodali, cementate da nobili sentimenti e alti valori di amicizia civica.
Nel tenore di questi semplici ma autentici pensieri e nella prossimità educativa che lega la Chiesa alla Scuola, formulo a voi tutti gli auguri di buona Pasqua.
Castellaneta, 23 marzo 2023
+ Sabino IANNUZZI
Vescovo