Al via la Missione Giovani

È iniziata con il Mandato del Vescovo la Missione Giovani 'FaceGod - Una vita abitata da Dio' animata dai seminaristi del triennio del Pontificio Seminario Regionale 'Pio XI' di Molfetta che saranno presenti tutte le comunità parrocchiali della Diocesi.

 CELEBRAZIONE DEL MANDATO

Castellaneta 21 settembre 2013

Carissimi giovani del Seminario Teologico regionale che è in Molfetta, sono davvero lieto di accogliervi in Diocesi.

Vi mando come giovani con la vita abitata da Dio: vi mando come giovani ai giovani abitati da Dio della nostra Diocesi ‘È proprio dei giovani, vivere sì, nel presente, ma guardando al futuro’ siete artefici di futuro, artigiani del futuro. Andate avanti, ma con i valori della bellezza, della bontà e della verità’ (Papa Francesco)

Vi mando come seminaristi: campi di Dio in cui il seme della fede sta fiorendo, è pieno di sorprese. Vi mando insieme ai vostri Pastori di Puglia, tutti desiderosi di accogliervi presto nelle loro chiese come pastori e non come funzionari, come guidati da Dio, il Dio di Gesù Cristo, e non come guidati da propri interessi.

Vi mando come missionari innamorati del maestro, pronti a salire nella sua barca in modo definitivo e a mettervi a disposizione di coloro che desiderano incontrarlo e, forse, già cercano chi li aiuti a salire sulla sua barca.

Vi mando come alunni di un messaggio antico, ma capaci di un linguaggio nuovo: ‘Io sono il pane della vita’. Siate pronti a guardare, ascoltare, accogliere i ‘cinque pani e due pesci’ che ogni giovani da voi incontrato porta con sé. Porta quei doni, anche i più piccoli, a Gesù, che vi aiuterà a compiere il miracolo della condivisione.

Vi mando a due a due, idealmente, come fece Gesù quando conferì il mandato missionario a settantadue discepoli (cfr. Luca 7,18; Marco 6,7). ‘Luca riferisce due episodi in cui Gesù manda i suoi discepoli in missione. Una sequenza bellissima, questa dell’elezione e della missione dei discepoli.

Sembra di vederli mentre a due a due s’incamminano per le strade nelle varie città del mondo intero, senza sacca né sandali, ricchi solo della Parola e dell’amore.

Sorgono in noi sentimenti di nostalgia e di stupore! Gesù continua a chiamare e a inviare giovani e meno giovani per le vie del mondo.

Se solo osassimo fare proposte vocazionali! Gesù manda i discepoli a due a due.

L’annuncio della Parola non è individuale, ma personale e comunitario.

Chi annuncia non annuncia la sua parola, ma quella di Dio e lo compie con il vigore e la forza che viene dall’appartenere a una comunità che prega, ama e annuncia con lui.

Quest’annuncio fraterno e caritatevole porta in dono la pace. Una pace che inizia nel cuore di ognuno e tracima nella comunità dei credenti e nella società.

Il nostro compito è anzitutto quello di pregare, affinché il Signore mandi operai nella sua messe. Abbiamo bisogno di discepoli che, mettendosi incondizionatamente alla sua sequela, vivano rispondendo alla chiamata alla santità’[1].

Vi mando come testimoni e non come maestri. Il pane della vita passa attraverso la vostra vita. La vostra storia si intrecci con quella dei nostri giovani ed insieme muovetevi nella direzione della comunione che Gesù può dare.

Vi mando come dotati di memoria personale e comunitaria, capaci di aiutarci a risalire la nostra Tradizione e a metterci in ascolto degli eventi che hanno fatto crescere la nostra comunità cristiana. In particolare il primo Congresso Eucaristico Diocesano, celebrato nel 1938, e che noi ricorderemo quest’anno a giugno. Memoria e futuro!

Deo gratias!

 

+ Pietro Maria Fragnelli

Vescovo di Castellaneta


[1] P. M. FRAGNELLI, in Messameditazione, Ottobre 2013, Edizioni Art Roma, p. 147.