“Grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo. Rendo grazie continuamente al mio Dio per voi…” (1Cor1,3s)
Carissimi fratelli e sorelle della Chiesa di Dio che è in Castellaneta: prendo in prestito le parole dell’apostolo Paolo per portarvi il mio primo saluto e per esprimere l’emozione e la gioia che ho nel cuore in questo giorno per me veramente benedetto dal Signore!
Sento l’emozione della responsabilità a cui il Signore mi chiama affidandomi la Diocesi di Castellaneta attraverso il ministero del Santo Padre; a Papa Francesco, in questo momento, va il mio affettuoso pensiero carico di riconoscenza per la fiducia che mi ha voluto dimostrare e a lui garantisco insieme a tutti voi il costante e intenso ricordo nella preghiera a sostegno del suo prezioso ministero per la Chiesa e per il mondo intero.
Il mio cuore è anche colmo di gioia perché vi accolgo come un dono che viene ad arricchire la mia vita e il mio ministero episcopale. Vengo da una città famosa nel mondo per la sua bellezza e non vedo l’ora di essere fra voi per contemplare le tante bellezze naturali, culturali ed ecclesiali che arricchiscono la “nostra” diocesi di Castellaneta per poterne godere con l’impegno a valorizzarle secondo quanto il Signore ci farà capire.
In questo senso saluto con deferenza e stima tutte le autorità civili e militari presenti nel territorio della “nostra” Diocesi ringraziandole già per il loro servizio e assicurando fin d’ora la disponibilità ad una collaborazione fattiva e rispettosa.
Idealmente vi ho già presenti agli occhi del cuore e prego per voi, cari sacerdoti, indispensabili punti di riferimento per il Vescovo. A voi vanno le mie prime parole di saluto e di gratitudine: aiutatemi a guidarvi in un cammino alla luce della Parola di Dio, nel rispetto della storia della “nostra” Diocesi e nella comune passione, in un ministero che vogliamo vivere come autentico servizio al popolo di Dio che il Signore affida alle nostre cure pastorali. Accanto a voi vedo e saluto il diacono permanente e i carissimi seminaristi a cui prometto fin d’ora una particolare vicinanza nel loro delicato cammino di formazione e di discernimento.
Un saluto di vero cuore e un ricordo nella preghiera che chiedo di ricambiare con generosità, anche ai religiosi e alle religiose presenti nella Diocesi: a voi chiedo con forza di vivere intensamente quello che il Signore vi chiama ad essere nella sua Chiesa. Abbiamo bisogno del vostro carisma come segno concreto della presenza di Dio fra noi e come richiamo alla bellezza del suo Regno.
Un abbraccio paterno a tutti voi fratelli e sorelle nel Signore e nell’attesa di incontrare i vostri volti voglio rivolgermi in particolare ai poveri e alle persone sofferenti nel corpo e nello spirito, per assicurar loro la mia vicinanza e una benedizione particolare. Ma davvero non vedo l’ora di incontrare i giovani e di sperimentare il loro caldo entusiasmo, le famiglie con le loro gioie e le loro fatiche, gli anziani con la loro esperienza e la loro saggezza.
Cammineremo insieme, come popolo di Dio che è in Castellaneta, edificando la Chiesa, sposa di Cristo, in questa terra e in questo tempo, confessando Gesù Cristo Crocifisso e Risorto, nostro Signore e nostra salvezza.
Permettete che concluda queste parole di saluto rivolgendomi ai confratelli Vescovi della Puglia, iniziando dal presidente della Conferenza episcopale pugliese, S. Ecc. Mons. Francesco Cacucci e dal nostro metropolita S.Ecc Mons. Filippo Santoro: la stima e l’affetto che già mi lega a molti di loro diventa richiesta umile di vicinanza e di fraterno aiuto perché mi possa inserire in modo rispettoso e costruttivo in un contesto culturale ed ecclesiale che nella storia è stato plasmato dalla testimonianza di tanti Santi e da un popolo che ha vissuto con semplicità e fedeltà il vangelo del Signore. Ringrazio anche Mons. Giuseppe Favale per il suo prezioso servizio alla Chiesa di Castellaneta in questo delicato momento di transizione e invio un fraterno saluto al Vescovo Pietro Maria Fragnelli che mi ha preceduto alla guida di questa Docesi.
Affido il mio impegno a spendere senza riserve in mezzo a voi i due spiccioli della mia povera persona per guidare la Diocesi di Castellaneta, al sostegno materno di Maria che spero di venerare presto nei nostri Santuari e alla intercessione dei nostri santi patroni S. Nicola e S. Francesco da Paola.
Vi benedico tutti di vero cuore.
+ Claudio Maniago, vescovo eletto
Firenze, 12 luglio 2014
S.E. Mons. Claudio Maniago è nato a Firenze 1’8 febbraio 1959. Dopo l’esame di maturità classica, è entrato nel Seminario maggiore di Firenze, frequentando lo Studio Teologico Fiorentino. Trasferitosi a Roma è stato alunno dell’Almo Collegio Capranica e ha conseguito la Licenza in S. Liturgia presso la Pontificia Università S. Anselmo.
È stato ordinato sacerdote il 19 aprile 1984 a Firenze, sua diocesi di incardinazione.
Dopo l’ordinazione presbiterale ha ricoperto i seguenti uffici e ministeri: Rettore del Seminario minore (1987-1994); Direttore del Centro diocesano vocazioni, Membro del Consiglio Pastorale diocesano e Assistente ecclesiastico del Serra Club di Firenze (1987-2003); Cerimoniere arcivescovile e Docente di Liturgia nella Facoltà Teologica dell’Italia Centrale (1988-2003); Direttore dell’Ufficio Liturgico della Curia (1991-2003); Membro della Commissione Ordinandi (1992-2003); Pro Vicario Generale e Moderatore della Curia (1994-2001); Canonico onorario della Cattedrale (1996-1999); Canonico de numero (1999-2003); Vicario Generale dell’arcidiocesi (2001-2003).
Il 18 luglio 2003 è stato eletto alla Chiesa titolare di Satafi e nominato Vescovo Ausiliare di Firenze. La sua consacrazione episcopale è avvenuta 1’8 settembre dello stesso anno.