La Pastorale Giovanile diocesana ha un nuovo logo

Un'idea centrale: ogni giovane non può percorrere il proprio cammino da solo perché ha bisogno dell’altro, di una persona con cui confidarsi, a cui affidare i propri pensieri, i propri desideri, le proprie paure.

 


In maniera molto stilizzata sono state rappresentate due figure umane che riproducono le lettere P e G, iniziali di Pastorale Giovanile. 

In particolare esse sono due giovani, nell’intento di scambiarsi un abbraccio fraterno. 

L’idea di fondo è che ogni giovane non può percorrere il proprio cammino da solo perché ha bisogno dell’altro, di una persona con cui confidarsi, a cui affidare i propri pensieri, i propri desideri, le proprie paure, di qualcuno che gli voglia bene e a cui voler bene. Nell’era dei social network e delle connessioni, in cui uno dei gravi problemi del mondo giovanile sembra essere paradossalmente la solitudine, occorrerebbe forse riscoprire il valore di un’amicizia vera, di un sorriso, di una carezza, di un abbraccio sincero. L’abbraccio, inoltre, sta a ricordare la misericordia, che la Chiesa il prossimo anno vivrà con particolare attenzione nell’anno santo e nella GMG di Cracovia. 

Affinché un giovane possa vivere una vita piena di gioia, non può fare a meno di mettere Cristo al centro di essa, è solo prendendo il Vangelo come riferimento che si può andare incontro al fratello con lo stesso amore con cui fece Gesù, l’amore per eccellenza che Egli ci donò sulla croce. Animato dalla fiamma dello Spirito Santo, ogni giovane possa non stancarsi mai di annunciare Cristo agli altri. «Che la fiamma dell’amore di Cristo non si spenga mai nei vostri cuori» (Papa Benedetto XVI, GMG Madrid 2011).

La vita di un giovane non può che essere attiva e colorata. Le linee curve per cui il disegno si caratterizza vogliono mettere in risalto l’idea del movimento: un giovane deve essere sempre in movimento, sempre alla ricerca di quel qualcosa che possa concretizzare i propri sogni. I colori accesi del logo sono l’essenza stessa del giovane, se non dà colore alla propria vita non può definirsi giovane. 

Il cammino dei giovani deve essere percorso nella Chiesa.  Questo cammino viene simbolicamente rappresentato nella parte sinistra del logo tramite l’immagine del settore sinistro del secondo ordine della facciata della Cattedrale di Castellaneta. San Giovanni Paolo II rivolgendosi ai giovani, nel messaggio per la V Giornata Mondiale della Gioventù del 1990 diceva: «Prendete il vostro posto nella Chiesa, che non è solo quello di destinatari di cura pastorale, ma soprattutto di protagonisti attivi della sua missione. La Chiesa è vostra, anzi, voi stessi siete la Chiesa».