Carissimi fratelli e sorelle,
tradizionalmente nella solennità dell’Immacolata Concezione la nostra Chiesa locale di Castellaneta ricorda in maniera tutta particolare la Giornata diocesana del Seminario.
E’ la prima volta che ho la gioia di celebrarla con voi tutti ed in essa non posso che lodare e ringraziare il “Padrone della messe” per il dono di grazia che ci ha riservato per il prossimo 9 dicembre, quando ordinerà diaconi i nostri tre seminaristi: Tommaso Cavaliere di Palagianello, Francesco Dall’Arche di Marina di Ginosa e Michele Mingolla di Massafra.
Ma questa è anche l’occasione propizia per esortarvi ad elevare a Gesù Buon Pastore, attraverso la Vergine Maria, la donna del “Sì” incondizionato, una corale e fiduciosa preghiera perché continui a chiamare ed inviare giovani desiderosi di donare la propria vita al servizio del Regno e delle nostre comunità locali, aiutandoli a scoprire il prezioso tesoro del Suo amore e a farne il centro della loro esistenza (Cf. Mt 6,2).
Così come a raccomandarvi di sostenere ed incoraggiare con il vostro affetto i nostri cinque seminaristi del Seminario maggiore di Molfetta e i quattro del minore di Castellaneta, e di contribuire, per quanto e come potete – in occasione della raccolta che si terrà l’8 dicembre in tutte le Chiese della nostra Diocesi o facendovi direttamente benefattori presso l’Economato della Curia Vescovile -, con una generosa offerta alle necessità del nostro Seminario, considerando che provvedere, anche economicamente, alla formazione dei futuri presbiteri è una forma di carità essenziale alla vita e alla missione della Chiesa.
Papa Francesco per la 37a Giornata Mondiale della Gioventù, che si terrà dall’1 al 6 agosto 2023 a Lisbona – e a cui spero partecipi una nutrita delegazione della nostra Diocesi – ha voluto consegnare a tutti i giovani del mondo l’icona di Maria che, dopo l’annunciazione, si alzò e si recò in fretta dalla parente Elisabetta (Cf. Lc 1,39), con l’auspicio che nella vita di ogni giovane possa rinnovarsi il movimento sollecito della «fretta buona che spinge sempre verso l’altro» e verso l’altro e proprio come Maria «accogliere questo immenso dono nella vita e comunicarlo agli altri, facendosi portatori di Cristo, portatori del suo amore compassionevole, del suo servizio generoso all’umanità che soffre». Dinanzi a questa sollecitudine per la vita non possiamo e non dobbiamo rimanere inermi e per questo – nel rispetto dello specifico ruolo pastorale vissuto nelle nostre comunità – rivolgo a tutti l’invito a farci promotori di un’autentica cultura vocazionale, quale «capacità di sognare e desiderare in grande, quello stupore che consente di apprezzare la bellezza e sceglierla per il suo valore intrinseco, perché rende bella e vera la vita» (PONT. OPERA PER LE VOCAZIONI, Nuove vocazioni per una nuova Europa, 8 dicembre 1997, 13b).
In un tempo di continui e rapidi cambiamenti – qual è il nostro presente non bisogna cedere alla tentazione di scoraggiarsi di fronte alle attuali difficoltà, quanto piuttosto impegnarsi in un rinnovato progetto comunitario di pastorale vocazionale e giovanile, che orienti a ricercare nuovi percorsi da intraprendere, con audacia e fiducia, tenendo fisso lo sguardo su Gesù (Cf. Eb 12,2) e aprendosi alla fecondità dello Spirito Santo, per ringiovanire il volto della Chiesa, perché «dove c’è vita, fervore, voglia di portare Cristo agli altri, sorgono vocazioni genuine» (FRANCESCO, Discorso ai partecipanti al simposio “Per una Teologia fondamentale del Sacerdozio, 17 febbraio 2022).
In questa Giornata Diocesana del Seminario con “cuore di Padre” esorto tutti i nostri cari giovani ad imitare l’esempio della Vergine Maria: non abbiate paura di rispondere “sì” al Signore che passa nella storia della vostra vita e desidera incontrarvi! A volte la Sua proposta può sembrare un sacrificio che richiede rinunzie troppo dure, ma ricordatevi quello che dice Gesù: «Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna» (Mt 19,29).
Il Signore desidera «fare la storia» (FT 116) con ciascuno di noi:
Signore, Dio del tempo e della storia, Dio della vita e della bellezza, Dio del sogno e della realtà, ascoltaci, ti preghiamo: insegnaci a tessere e intrecciare trame e ricami d’amore, profondi e veri con te e per te, con gli altri e per gli altri; immergici nell’operosità delle tue mani, nella creatività dei tuoi pensieri, nell’arte amorosa del tuo cuore perché ogni vita annunci bellezza e ogni bellezza parli di te. Regalaci il coraggio dell’inquietudine, l’intrepido passo dei sognatori, la felice concretezza dei piccoli perché riconoscendo nella storia la tua chiamata viviamo con letizia la nostra vocazione. Amen.
Vi ringrazio per quanto di buono e di bello donerete in questa Giornata e, con l’intercessione dell’Immacolata, vi benedico nel Signore della vita e della storia!
+ Sabino, vostro Vescovo
Castellaneta, 4 dicembre 2022
Il domenica di Avvento