A “sorella” scuola nel Natale 2023: messaggio natalizio alle scuole

A “sorella” Scuola nel Natale 2023

Agli occhi del cristiano il Natale è l’evento di grazia che aiuta a scorgere la presenza di Dio nella vita dell’uomo, di cui ci invita a riconoscere l’inestimabile valore e l’infinito splendore.

Tuttavia, questo è “il Natale al tempo delle grandi guerre armate” e dei più subdoli conflitti politico-finanziari per determinare un nuovo ordine del mondo, in cui la Vita viene impunemente violata e traumaticamente strappata a migliaia di uomini e donne di ogni età, dei quali la cronaca quotidiana ci riporta solamente il numero, privandoli dei volti, delle storie e dei nomi di ognuno di loro.

A prima vista, a Natale nascita e morte potrebbero apparire termini antitetici connessi in una paradossale contrapposizione esistenziale, se non fosse che il racconto evangelico della Notte Santa si apre richiamando il primo censimento che la storia abbia conosciuto, voluto da Cesare Augusto – quando Quirino era governatore della Siria – per numerare e registrare il nome di ogni abitante dell’Impero.

Dal punto di vista strategico, il censimento imperiale è l’atto governativo che consacra l’occupazione militare del dominatore di tutta la terra: i sudditi venivano contati per riscuoterne le tasse e averli disponibili per la guerra di conquista espansionistica. Numerare gli uomini, anche in più recenti e drammatiche epoche storiche, è indice della suprema affermazione del potere dell’uomo sull’uomo, grandiosa macchina organizzativa di controllo e sopraffazione di pochi dominatori che pretendono di determinare il destino dell’intera umanità.

Eppure, Dio entra nella storia del mondo proprio nel momento in cui il male raggiunge il suo apice, quando ormai tutto sembra irrimediabilmente assoggettato ad esso, come a ricordare che è proprio quando la notte si fa più fonda ed oscura che diviene preludio d’aurora: profezia di un nuovo giorno di luce.

Come comunità educante, in questi giorni di vacanza scolastica, vi invito a mettervi favorevolmente in ascolto della voce dell’Angelo che, ai pastori impauriti che in quella notte bivaccando vegliavano il gregge, annunciò: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo SignoreQuesto per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia» (Luca 2,10-12).

Non temete cari ragazzi e non abbiano paura nemmeno gli adulti, perché le tenebre non potranno mai sopraffare la luce. Aprite piuttosto i vostri cuori come al mattino si dissipa il buio spalancando gli scuri delle finestre, lasciandovi illuminare il cuore dallo sguardo mite ed umile del Bambino Gesù: Amore disarmato, avvolto dalle fasce della storia personale e comunitaria, bisognoso di sola accoglienza, disposto ad essere adagiato nelle più recondite e inospitali grotte dell’anima erosa dal dolore, da cui è venuto a trarci per condurci sulla via della Pace.

In cuor mio sono certo che esista anche un mondo “non credente”, comunque capace e disposto ad aprirsi alla potenza valoriale di questo enorme evento di bellezza.

Assicurandovi preghiera e benedizione, auguro a tutti voi e alle vostre amate famiglie:

BUON NATALE!

 

Castellaneta, 18 dicembre 2023

+ Sabino Iannuzzi
Vescovo

18-12-2023