Messaggio per la Giornata Diocesana del Seminario (8 Dicembre 2023)

«Non ardeva forse in noi il nostro cuore
mentre egli conversava con noi lungo la via,
quando ci spiegava le Scritture?»
(Luca 24, 32)

Carissimi fratelli e sorelle tutti,

in occasione della solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, per la nostra Chiesa locale di Castellaneta, torna l’annuale celebrazione della Giornata del Seminario.

Si tratta di un’occasione nel tempo dell’Avvento, tempo liturgico di attesa e di vigilanza, accompagnati dal sollecito “eccomi” della Tota pulcra, per “intensificare” la nostra preghiera al Padrone della Messe perché continui ad inviare operai nella Sua Vigna, che è la Chiesa. Ma soprattutto, un’opportunità per riflettere sul dono del presbiterato e per sostenere economicamente, con la raccolta delle offerte che si terrà l’8 dicembre in tutte le nostre Chiese, le strutture formative – il Seminario Minore di Castellaneta e quello Maggiore di Molfetta – in cui vivono oggi i nostri sette seminaristi: Giovanni, Christian, Pasquale, Rocco, Daniele, Alessio e Lorenzo. Giovani come tanti altri, consapevoli che la vita – in potenza – è già un capolavoro da realizzare, cui il Signore ha pensato fin dall’eternità. Che, accogliendo la proposta vocazionale, hanno deciso di approfondire questo “sogno” di Dio sulla loro vita, al fine di comprenderne la bellezza, come espressione di amore, per scegliere – dopo un serio discernimento – se consacrare o meno la loro vita quale offerta al “servizio totale” del Signore e dei fratelli. E, solo in quest’ultimo anno il Signore ci ha permesso di condividere questo “dono di grazia” attraverso le ordinazioni presbiterali di don Michele Mingolla, don Tommaso Cavaliere e don Francesco Dall’Arche e quella diaconale di don Giovanni Fonseca.

In questo particolare tempo di cambiamento, in cui siamo esortati a prestare una particolare attenzione ai tanti e repentini mutamenti che ci abitano, non è certamente facile parlare di vocazioni e per di più di vocazione al ministero ordinato. Ma come accadde ai due discepoli di Emmaus, l’esperienza di comunione con il Signore Risorto permette, a chi si lascia provocare dalla Sua presenza, di ritrovare la propria ed altrui bellezza e l’efficacia dello scambio reciproco, passando così dal “volto triste” al “cuore ardente”. Solo a chi permetterà al Signore di raggiungerlo laddove si trova per farsi compagno di cammino è data la possibilità di sperimentare una nuova comprensione di sé stessi e della storia che, come insegna il Signore Gesù, è sempre nelle mani di Dio ed ha un senso, un significato a volte così profondo, da essere confuso come incomprensibile.

Ma questo è anche il tempo per rinnovare a tutti i giovani la consegna di un appello di speranza, a guardare la realtà con occhi nuovi:

«Giovani, non rinunciate al meglio della vostra giovinezza, non osservate la vita dal balcone. Non confondete la felicità con un divano e non passate tutta la vostra vita davanti a uno schermo. Non riducetevi nemmeno al triste spettacolo di un veicolo abbandonato. Non siate auto parcheggiate, lasciate piuttosto sbocciare i sogni e prendete decisioni. Rischiate, anche se sbaglierete. Non sopravvivete con l’anima anestetizzata e non guardate il mondo come se foste turisti. Fatevi sentire! Scacciate le paure che vi paralizzano, per non diventare giovani mummificati. Vivete! Datevi al meglio della vita! Aprite le porte della gabbia e volate via! Per favore, non andate in pensione prima del tempo» (FRANCESCO, Christus vivit ,143)

È solo l’incontro con il Risorto che cambia la prospettiva della propria vita.

Si tratta, anzitutto, di un incontro che si rinnova ogni Domenica durante la celebrazione dell’Eucarestia ed ogni qualvolta «due o tre sono riuniti nel nome del Signore, perché Lui è lì in mezzo a loro» (Cf. Matteo 18,20). Non mancano le occasioni per approfondire ed accendere “la luce della speranza”, come quando nel buio ci lasciamo illuminare dalla “torcia” del nostro smartphone. Penso ad esempio: agli incontri di orientamento vocazionale del Gruppo “Se Vuoi” organizzati dal nostro Seminario Minore “San Giovanni Paolo II”, un venerdì al mese dalle 17 alle 20; a quelli dell’Ufficio diocesano di Pastorale Giovanile e Vocazionale, con i ritiri spirituali nei tempi forti dell’anno liturgico e tant’altre occasioni per stare insieme; o anche semplicemente alla possibilità di lasciarsi coinvolgere nei gruppi associativi delle proprie Parrocchie o nel chiedere e farsi accompagnare spiritualmente dal proprio parroco o da un altro sacerdote.

Le occasioni non mancano: lasciate che «il germoglio spunti dalla vostra vita»!

Bisogna solo decidersi e fare come la Vergine Maria che, dopo l’Annuncio dell’Arcangelo Gabriele a Nazaret, «si alzò ed andò in fretta» (Luca 1,39).

Vi saluto con tanto affetto, augurandovi una buona festa della Vergine Immacolata, così come una buona preparazione al Natale di Nostro Signore Gesù Cristo.

Mi affido alla vostra preghiera, garantendovi quotidianamente la mia,

+ Sabino Iannuzzi
Vescovo

Castellaneta, 3 dicembre 2023 – Prima Domenica d’Avvento

01-12-2023