Comunione e missione rischiano di restare termini un po’ astratti se non si coltiva una prassi
ecclesiale che esprima la concretezza della sinodalità in ogni passo del cammino e dell’operare, promuovendo
il reale coinvolgimento di tutti e di ciascuno. Vorrei dire che celebrare un Sinodo è sempre bello e importante,
ma è veramente proficuo se diventa espressione viva dell’essere Chiesa, di un agire caratterizzato da una
partecipazione vera.
E questo non per esigenze di stile, ma di fede. La partecipazione è un’esigenza della fede battesimale.
Come afferma l’Apostolo Paolo, «noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo»
(1 Cor 12,13). Il punto di partenza, nel corpo ecclesiale, è questo e nessun altro: il Battesimo. Da esso, nostra
sorgente di vita, deriva l’uguale dignità dei figli di Dio, pur nella differenza di ministeri e carismi e per questo, tutti sono chiamati a partecipare alla vita della Chiesa e alla sua missione.
(FRANCESCO, Discorso per l’inizio del percorso sinodale, 9 ottobre 2021)
In forza del Battesimo tutti sono chiamati a partecipare nella comunione alla missione della Chiesa nella diversità delle vocazioni e degli stati di vita, dei carismi e dei ministeri.
A seguito del Decreto per il riordino della Curia diocesana e per la costituzione del Consiglio Episcopale (Reg. Bull. N. 36 / 2023 del 1° settembre 2023);
a norma dell’art. 21 dello Statuto del Consiglio Pastorale della Diocesi di Castellaneta approvato in data 27 dicembre 2020 (Reg. Decr. N. 83 / 2020);
considerato quanto stabilito nei cann. 511-514 CC e dalle norme complementari;
udito il parere del Nostro Vicario generale e degli altri Nostri collaboratori;
avvalendoCi delle Nostre facoltà ordinarie,
abbiamo ritenuto opportuno – a norma dell’art. 21 dello Statuto del Consiglio Pastorale della Diocesi di Castellaneta – modificare l’art.5, § 3 del suddetto Statuto circa i membri di diritto del Consiglio Pastorale Diocesano della Diocesi di Castellaneta e gli artt. 2, lett. b, e 3 del Regolamento dello stesso Consiglio.
Il testo dell’art. 5, $ 3 dello Statuto è così riformulato:
§3. Sono membri di diritto (durante munere):
il Vicario generale;
il Vicario episcopale per il settore dell’Evangelizzazione;
il Vicario episcopale per il settore della Carità;
il Presidente della Consulta diocesana delle Confraternite;
il Segretario della Consulta diocesana delle aggregazioni laicali;
il Presidente dell’Azione Cattolica diocesana.
Il testo dell’art.2, lett. b, del Regolamento è così riformulato:
b) Su una scheda si potranno esprimere tre preferenze tra i laici e, su un’altra scheda, due
preferenze tra i presbiteri, i diaconi e i religiosi membri del Consiglio.
Il testo dell’art. 3 del Regolamento è così riformulato:
Art. 3 – Il Segretario curerà la comunicazione con la comunità ecclesiale diocesana attraverso l’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali.
Lo Statuto ed il Regolamento del Consiglio Pastorale della Diocesi di Castellaneta, allegati al presente Decreto, costituiscono parte integrante del decreto medesimo.
Disponiamo, altresì, che entrino in vigore da questo stesso giorno e vincolando tutti coloro che vi sono tenuti ad osservarne scrupolosamente le disposizioni. Pertanto, abroghiamo ogni altra precedente disposizione in materia.
Al Nostro Cancelliere vescovile diamo mandato perché notifichi, a norma di diritto, il presente Atto agli interessati.
Dato a Castellaneta, presso la Nostra Curia Episcopale, 18 ottobre 2023, festa di San Luca evangelista.
+ Sabino Iannuzzi
Vescovo di Castellaneta
Sac. Oronzo Marraffa
Cancelliere vescovile